Stampa questa pagina

L'Autismo

Che cosa è l'Autismo

  • 4dea8bc11843fc6672406a6d35e993e7.png

    4dea8bc11843fc6672406a6d35e993e7.png

  • 57ce1c382457effe843fcd2cf9d63160.png

    57ce1c382457effe843fcd2cf9d63160.png

  • d78693d702c41b328c3a7e7c7c360e18.png

    d78693d702c41b328c3a7e7c7c360e18.png

  • 120ae5a77d2da5c71fb9538e1398d4b6.png

    120ae5a77d2da5c71fb9538e1398d4b6.png

  • ddef69eb77a53471ddf1250f473a1b5c.png

    ddef69eb77a53471ddf1250f473a1b5c.png

  • c5c67df65d811589b99c5774fd3a6066.png

    c5c67df65d811589b99c5774fd3a6066.png

  • 6c81d6b0b2487bb97f1bb32d0b00d92a.png

    6c81d6b0b2487bb97f1bb32d0b00d92a.png

  • a642a4de8c1429ef034e28c0f47c0c82.png

    a642a4de8c1429ef034e28c0f47c0c82.png

  • d921a0c6b7ccfd072f15db7aa4764023.png

    d921a0c6b7ccfd072f15db7aa4764023.png

  • 66700e14e0ba33e0518b89d4784b97e5.png

    66700e14e0ba33e0518b89d4784b97e5.png

Linee Guida per lo stato di New York


I Disturbi dello spettro Autistico rientrano nella macrocategoria diagnostica dei “Disturbi Generalizzati dello Sviluppo” o "Disturbi Pervasivi dello sviluppo": in entrambe i casi i cut off clinici fanno leva su due concetti chiave. Il disturbo è generalizzato in quanto interessa, in modi diversi, lo sviluppo di tutte o quasi tutte le funzioni mentali (percezione e discriminazione, attenzione, motricità, memoria, linguaggio, imitazione, a volte intelligenza e, più in generale, adattamento all’ambiente) e pervasivo in quanto si ripercuote in tutte le aree-contesti di vita. In secondo luogo l’autismo è un disturbo di sviluppo: ha origine in età evolutiva ma le disfunzioni di base si inseriscono in un organismo che cresce e si modificano e modellano in tutto l’arco di vita.

Il punto cruciale per tutte le manifestazioni dell'autismo è la triade sintomatologica (Wing e Gould) che pervade a vari livelli qualitativi-quantitativi le persone che sono affette da tale patologia: è clinicamente caratterizzato da una compromissione delle funzioni comunicative e della socializzazione, associato a comportamenti ripetitivi, stereotipati e ad un’alterata capacità immaginativa. L’eziologia dell’autismo non è ancora ben definita, le ipotesi e le linee di ricerca evidenziano una componente neurobiologica sulla quale si inseriscono fattori ambientali che ne determinano la maggiore o minore complessità clinica, portando pertanto a fenotipi clinici altamente variabili. In questo terreno si sono posizionate proposte terapeutiche varie e fantasiose, spesso con costi elevati ed appannaggio esclusivo delle famiglie, talvolta poco o per nulla documentate e verificate in ambito scientifico.

In questi ultimi anni, la scienza ha evidenziato che il trattamento cognitivo / comportamentale è quello che ha prodotto i migliori risultati pratici per i soggetti autistici. Oggi possiamo affermare che il quadro globale dell'autismo è notevolmente migliorato, se confrontato con gli aspetti prognostici di 20 anni fa. Si sono evidenziati progressi in varie aree, come ad esempio il linguaggio, lo span di miglioramento delle competenze cognitive individuali, le abilità manuali, le autonomie personali e sociali; tutto questo grazie agli avanzamenti delle conoscenze scientifiche, ad un impegno costante e continuativo di personale specializzato, ad una progettualità atta a stimolare positivamente i bambini e i ragazzi autistici al raggiungimento di obiettivi di livello superiore. La sfida, per tutti i percorsi abilitativi e terapeutici, è quella di ostacolare su tutti i fronti la pervasività del disturbo, a livello contestuale, costruendo aree di abilità, promuovendo un percorso verso l’autonomia in un’ottica life-span.

Letto 12174 volte