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Si prevedono attività di formazione su cinque livelli: 

Informazione di base
Fornire strumenti di identificazione precoce attraverso la formazione e l’informazione a figure di riferimento per le famiglie, quali i pediatri e i medici di base, su: segnali precoci, modalità di invio, prime modalità di intervento e strumenti di relazione

Formazione dei genitori (parent training)
La storia del nostro paese (e non solo) è piena di scoperte “miracolose”, i cui effetti nel migliore dei casi sono controversi, nel peggiore sono inesistenti. Quando un genitore si vede investito dalla problematica del figlio autistico o comunque affetto da grave disabilità, le speranze e il timore di non perdere o lasciare intentato qualcosa che potrebbe migliorare la vita e le capacità del proprio figlio, non è facile rimanere oggettivi e valutare adeguatamente i fatti. Quindi, spesso il quesito diventa: "Ma se non fa male perché non provarlo?". Nell'autismo, così come in molte altre patologie non solo psichiche, un tale atteggiamento, un tale approccio alla problematica è spesso inutile se non di per sé dannoso. Occorre pertanto condividere le conoscenze scientifiche, per aiutare i genitori a sceglier percorsi davvero efficaci. Occorre inoltre offrire uno spazio di ascolto e confronto guidato da personale formato, per offrire un aiuto nel gestire le difficoltà che vivono quotidianamente

Formazione del personale scolastico
L’esigenza di questo corso nasce dalla richiesta congiunta dell'associazione dei genitori e del personale scolastico stesso, interessato ad approfondire le competenze specifiche per rapportarsi efficacemente con gli alunni autistici e per attivare all’interno del gruppo classe un percorso di effettiva integrazione affinché ne possano trarre beneficio sia gli alunni disabili che si sentono così ben accettati, sia i compagni di scuola che, abituandosi a confrontarsi con la diversità, non ne saranno più spaventati ed inizieranno a considerarla per quella che è: un aspetto poco frequente, ma reale della vita. La proposta di formazione si rivolge ad insegnanti di sostegno, docenti curriculari ed operatori socio-educativi presenti all’interno della scuola, con particolare attenzione a quanti attualmente seguono bambini-ragazzi che presentano una disabilità riconducibile all'interno dei DSA

Formazione del contesto
Le persone con autismo, proprio per le caratteristiche del disturbo di cui sono affette (disturbi qualitativi della comunicazione, della socio-relazione ed interessi monopolizzanti) rischiano di “soffrire”, nella loro partecipazione alla vita piena di una comunità, un territorio, un’organizzazione che li accoglie, se non vi è una conoscenza sensibile ed una costruzione/modulazione del contesto che permetta una mediazione costante tra “mondo interno” e “mondo esterno”. Questo, conduce chiunque intenda interagire con soggetti autistici o intenda progettare e programmare a favore della loro qualità della vita, a dover garantire l’attenzione nel porre al centro di ogni pensiero la soggettività di cui ogni persona, a prescindere dalla disabilità, è per definizione portatrice, in modo da metterla in relazione reciproca con i contesti di vita. Un contesto di natura “culturale – emotiva” che da senso e spiega le emozioni (così confusamente comprensibili dai soggetti autistici) è accogliente e funge da sostegno, diventando in questo modo essenzialmente inclusivo. Il focus della progettazione non sta nel proporre nuovi servizi ma nel porsi l’obiettivo della costruzione di percorsi di relazione orientati allo sviluppo sinergico delle risorse umane e strutturali a disposizione della rete dei servizi e della società civile in generale, mediante non solo il potenziamento della capacità di accoglienza delle persone autistiche da parte di agenzie tradizionalmente deputate al compito (strutture dedicate all’accoglienza di persone disabili, scuole dell’obbligo) ma, soprattutto attraverso la qualificazione di Enti che fanno parte della comunità, ma che raramente entrano in contatto con queste persone (oratori, società sportive, luoghi di aggregazione, ecc.)
Per realizzare tale attività di sensibilizzazione dell’ambiente di vita si prevedono 3 attività importanti
- attività di formazione sulle modalità relazionali scegliendo dei contesti pilota (negozianti, parrucchieri, ristoratori e personale di palestra) per preparare ad “accogliere” anche persone con disturbi dello spettro autistico
- inserimento temporaneo, in alcuni contesti particolarmente frequentati, della figura dell’“educatore sociale”, ovvero una persona esperta con funzione di tutoraggio, per aiutare sul campo ad entrare in relazione con i ragazzi
- attività di diffusione di informazioni rivolta ai coetanei attraverso incontri di discussione nelle scuole o in centri ricreativi attraverso anche la lettura di racconti “ad hoc” o promuovendo il progetto di ANGSA Liguria: “NASCOSTAmente - Piccolo Principe Un KIT per l'integrazione nelle scuole”

Aggiornamento continuo e formazione degli educatori
Per favorire coerenza di metodologie d’intervento ed elevati standard di scientificità, appare essenziale promuovere la formazione anche per gli operatori che a vario titolo lavorano nel “crescere insieme”, per permettere loro di tenere alta la qualità degli interventi e gestire, grazie all’aiuto di supervisori, le inevitabili difficoltà che possono verificarsi in itinere. In questi ultimi anni, la scienza ha evidenziato che il trattamento cognitivo/comportamentale è quello che ha prodotto i migliori risultati pratici per i soggetti autistici. Tuttavia, la situazione italiana è complicata dal fatto che molti degli interventi di analisi comportamentale applicata sono implementati da professionisti stranieri, prevalentemente provenienti dalla Norvegia e dal Regno Unito; molti di essi sono preparati e in possesso della certificazione BCBA (ma non tutti), pochi (forse nessuno) capiscono e parlano la nostra lingua o conoscono bene la nostra cultura, il nostro sistema familiare, il nostro sistema scolastico, il nostro sistema sanitario. Appare perciò importante formare e tenere aggiornati gli operatori nostrani sul territorio.

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